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La barba affonda le sue radici già nella preistoria e personaggi famosi ne hanno dato lustro e creati dei veri e propri stili.

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Quando studiammo storia durante il periodo scolastico, molti personaggi famosi li abbiamo conosciuti per tutto ciò che hanno fatto ciascuno nel proprio ambito, ma in molti, con le proprie barbe, hanno lanciato dei veri e propri stili che ancora oggi rappresentano delle categorie nei Campionati Mondiali di barba.

Nei primi anni dell’Ottocento Giuseppe Verdi ha lanciato l’omonima categoria fatta di una barba folta dai bordi rovesciati; caratteristica fondamentale è una lunghezza non maggiore di 10 cm ed il baffo che invece non deve superare i 2 cm. A distanza di pochi anni e spostandoci anche di pochi chilometri, troviamo Sua Maestà Francesco Giuseppe I d’Austria con uno stile non molto dissimile a quello appena trattato, ma più eccentrico data la scelta di portare mento, guance e collo ben rasati.

Il periodo ottocentesco ci ha regalato molti spunti culturali e di stile barbuto e non può mancare nella lista delle barbe più rilevanti il padre del comunismo russo Karl Marx con la propria barba monolitica; potremmo definirlo uno stile alla “Babbo Natale”, caratterizzato dall’essere spettinata, decisamente molto folta e uniformemente distribuita attorno a tutta la testa.

Una voce fuori dal coro, per il periodo e le caratteristiche viste nei precedenti personaggi, è sicuramente quella del rivoluzionario Vladimir Lenin che si è fatto invece portavoce di un pizzetto con baffi staccati che ulteriormente accentuava la spigolosità del viso. A contrapporsi, dopo un lungo viaggio transoceanico, incontriamo il sedicesimo presidente degli Stati Uniti d’America Abraham Lincoln che sfoggia uno stile di barba che al giorno d’oggi potremmo definire “sottogola”, caratterizzata dall’assenza di baffi e le guance sempre ben pulite.

Completiamo insieme questo fantastico viaggio nelle barbe storiche tornando nel nostro belpaese.

Un personaggio geniale, una mente superiore per tutto il Rinascimento ed una fonte inesauribile di ispirazione fu certamente Leonardo da Vinci , caratterizzato da quella che definiremmo la classica e lunghissima barba a muro; poi come scordare Giuseppe Garibaldi , un condottiero, patriota e scrittore che ha lanciato l’omonimo stile caratterizzato dall’ampiezza e la larghezza della barba con le linee arrotondate nella parte inferiore.

Non solo gli stili, ma anche le curiosità legate alla barba sono passate alla storia.

Dopo questo tuffo nel passato, fatto di curiosità e di stili, vi siete mai chiesti quale potrebbe essere quello che più si addice al vostro viso?

Con un tipo di viso ovale od oblungo si possono utilizzare tutti gli stili di barba, ma preferibilmente bisogna cercare di riempire basette e zigomi; mentre con un viso triangolare bisogna privilegiare un baffo pieno e folto, cercando di tenere piuttosto corta la lunghezza della barba che altrimenti andrebbe ad enfatizzare la spigolosità del mento; se invece avete un viso a forma tonda bisogna cercare di enfatizzare il mento e privilegiare una lunghezza dal medio in su, cercando di tenere baffo, guance e basette non folte; infine con un viso a forma quadrata privilegiare delle barbe tondeggianti con baffi molto corti, oppure optare per un pizzetto.

I trend per il 2022 rispetteranno questi canoni estetici?

Nel 2021 abbiamo visto che i trend, dettati dalla pandemia mondiale e dall’utilizzo continuativo della mascherina, suggerivano di portare una barba molto corta, quasi al limite della incolta per evitare il deposito di batteri; anche in questo 2022, sostanzialmente la situazione non è molto cambiata e si tende a suggerire di portarle sempre decisamente corte anche per una migliore adesione della barba su bocca e naso. Qualcosa però sta ribollendo sotto ed alcuni suggeriscono a breve una leggera inversione di rotta che vedrà il crescere nuovamente delle barbe affusolate o a becco d’anatra.

Noi appassionati non ci siamo però arresi a portare fieri le nostre lunghe barbe ed anche voi sentitevi liberi di esprimere i vostri gusti.