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La macchina del tempo, tra musica e motori.

Chi di noi, da bambino, non ha giocato a indovinare che auto o moto fosse, solamente ascoltando il rombo del motore?

Eravamo a cavallo tra gli anno ’80/’90, chiudevo gli occhi ed immaginavo di sfrecciare su una LANCIA DELTA HF INTEGRALE 4WD con i suoi 185CV e le 16V, un’auto davvero innovativa per quei tempi e che ancora oggi è “un bolide” che qualsiasi appassionato di motori vorrebbe avere l’ebrezza di guidare se non addirittura possedere.

Oppure scaricare i cavalli su una DUCATI 888, con il suo motore bicilindrico a V che produceva un rumore profondo ed estremamente avvolgente.

Immaginavo come al mio passaggio, sfrecciando su uno di questi bolidi, il paesaggio attorno a me si deformasse al mio passaggio proprio per dare il senso della velocità. Una sensazione, che ancora mi mette i brividi e mi fa vivere sensazioni indimenticabili, così tanto realistiche che addirittura ci riuscivo ad abbinare la giusta colonna sonora, assolutamente in linea sia con il periodo e con i miei gusti.

Sfrecciare a tutta velocità con il rombo del motore e la colonna sonora di Back in Black degli AC/DC, mi fa ancora accelerare i battiti del cuore e mettermi l’adrenalina in corpo.

Con il passare degli anni, si cresce e si cambia. Sono cambiato io e sono cambiate con me anche le mie sensazioni. Oggi mi una vedrei su un’auto decapottabile, ancora più Old Style come la sempreverde FORD THUNDERBIRD del 1955, che prendeva il nome dal Totem che nella tradizione Indios, comandava il clima, per godermi questa volta le bellezza del panorama che mi circonda.

O, ancora, una leggendaria  TRIUMPH BONEVILLE, con il suo motore bicilindrico da 8V, con cui poter intraprendere un viaggio sulla famosa ROUTE66, proprio come in un vecchio film. Un viaggio da costa a costa negli Stati Uniti accompagnati dalla musica di un autori altrettanto leggendari come Bob Dylan e Bruce Springsteen, che sono stati capaci sempre di abbinare le loro sonorità con i luoghi attraversati.

Proprio come disse Enzo Ferrari : “non si può descrivere la passione, la si può solo vivere”.

In ogni viaggio, si incontrano persone, si fanno nuove esperienze e si arricchiscono conoscenze e sensazioni ma, ancora più importante, scopriamo chi siamo e definiamo chi vogliamo essere e alimenta le nostre passioni e questo ci fa vibrare il cuore.

Se anche tu condividi le mie stesse passioni o ne ha di tue, raccontaci come sono cambiate nel corso della tua vita.

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