La mosca (detta anche moschetto) è il nome che prende quel pezzetto di barba che cresce subito sotto le labbra e la parte superiore del mento.

Negli anni 50 e 60 divenne molto popolare in quanto molto diffusa tra i jazzisti, gli artisti teatrali e nei circoli letterari dove era usata dai giovani intellettuali.

Nonostante la poca diffusione, questo taglio di barba ha origini molto antiche.

I primi avvistamenti risalgono a Shakespeare e Vlad III di Valacchia (conosciuto soprattutto per aver dato vita al mito di Dracula). Questo tipo di barba però raramente è stato utilizzato da solo ma sempre accompagnato con altri elementi come baffi, barba o pizzo.

Ebbe un periodo di grande diffusione nel corso del seicento dove divenne molto utilizzato, soprattutto in Francia. Il look più diffuso prevedeva, oltre alla mosca, la presenza anche di baffi, rigorosamente arrotolati sulle punte (Luigi XII e il cardinale Richelieu sono due classici esempi di questo stile).

Questo stile di barba è molto semplice da realizzare.
L’effetto che si ottiene è molto pulito e il taglio richiede, generalmente, molta poca manutenzione, infatti basta tenere ben pulite le zone subito adiacenti, nel caso si voglia avere solo la mosca tutto il resto del volto e del corpo.

Da non sottovalutare l’utilizzo di oli o cere per garantire lucentezza e morbidezza alla mosca.

Come tipo di barba la mosca è ideale da abbinare sia a una barba completa che a un look con baffi (come usava nel 600) o baffi e pizzetto.

Essendo un elemento separato rispetto al pizzetto è possibile osare combinazioni molto un po’ di più rispetto al resto della barba come ad esempio utilizzare colori per barba per realizzare look particolarmente trasgressivi.

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