Sicuramente ognuno di noi barbuti se incrociasse un uomo con la barba ed i capelli rossi naturali, lo guarderebbe con profonda ammirazione, dato che è un fenomeno non proprio così facile da trovare, specialmente contando il fatto che soltanto il 1-2% della popolazione è rossa.
Guardate bene a fondo le vostre barba ed i vostri capelli, vedrete che parecchi di voi hanno dei peli rossi nonostante il colore predominante sia un altro, anche per me personalmente è così.
Esiste una spiegazione scientifica dietro questo fenomeno follicolare?
La risposta è sì, c’è una spiegazione chiara che alla Penn State University è stata trovata dalla antropologa Nina Jablonsky durante i suoi studi sulle origini e la biologia della pigmentazione follicolare.
Vi starete a questo punto chiedendo il nome del gene responsabile di tale mutazione, il suo nome è MC1R .
Non voglio tarformare questo articolo in una puntata di Medicina 33 però volevo comunque brevemente raccontarvi alcuni aspetti di questo gene; è il controllore della produzione di pigmento, si trova più frequentemente nelle persone dalla carnagione chiara, dona scarsa attitudine all’abbronzatura e dimunuisce gli effetti benefici degli anestetici locali.
Ho i capelli rossi, la pelle chiara, invece di abbronzarmi mi ustiono.
Nel famoso film Provaci ancora Sam vengono proprio descritte le caratteristiche che vi ho raccontato.
In realtà la pigmentazione di barba e capelli non è fatta un gene dominante, ma è un incrocio di vari geni incompleti che si influenzano a vicenda, e con questo si sta parlando di tratti ereditari che restano nella nostra mappa genetica, il DNA.
Come su un campo di calcio, ci sono due squadre di pigmenti che si affrontano; da una parte troviamo la eumelanina che è quella dei toni neri e castani scuri, dall’altra parte invece c’è la feomelanina per i biondi ed i rossi. I rossi però hanno anche un ulteriore aiuto che nessun’altro possiede, una terza melanina dal tono ferroso che si chiama tricosiderina.
Ricordate il cartone animato “Esplorando il corpo umano”?
Immaginiamo di essere all’interno del corpo, il nostro gene MC1R incontra la proteina melanocortina che dovrebbe convertire il pigmento rosso in pigmento nero, se però il nostro gene ha subito una doppia mutazione, la proteina non riuscirà a portare a termine il suo compito, di conseguenza rimarranno delle ciocche rosse miste ad una diversa colorazione predominante.
Succede la stessa cosa in ogni parte in cui il gene e la proteina si incontrano? Gli scherzi della genetica fanno sì che la proteina, anche di fronte al gene con doppia mutazione, riesca ad essere più efficace sul cuoio capelluto che non sulla barba.
Districarsi nella genetica è davvero arduo, ma abbiamo capito che è raro trovare una pigmentazione completamente uniforme, di qualsiasi colore stiamo parlando e che ancor più rara è quella rossa che è particolarmente sviluppata, come sappiamo, nel Regno Unito. Quindi se trovi della pigmentazione color rosso che fa capolino attraverso i tuoi capelli o la tua barba, il responsabile sarà il marito del cugino dello zio della nonna.
Bionde e brune è pieno il mondo. Solo la rossa mozza il fiato e fa innamorare quando il vento le scompiglia i capelli. Non me ne vogliate, ma credo di aver riassunto il pensiero di tanti maschietti.