La barba è uno dei primi elementi visibili in un uomo, una sorta di biglietto da visita che permette alle altre persone di farsi un’idea di chi si trovano davanti prima ancora di iniziare a parlarsi .
Per vari motivi può capitare che la barba non abbia una colorazione omogenea, sia a causa di un trama, per una condizione genetica o anche solo per l’avanzare degli anni.
Può nascere quindi l’esigenza di colorare parti o tutta la barba per dare omogeneità.
La scelta di colorare la propria barba può essere anche una necessità dovuta a un preciso momento o evento come ad esempio una festa particolare (come la festa di san patrizio) o una partita particolarmente importante della squadra del cuore o anche solo per comunicare uno stato d’animo o una scelta personale.
Per capire come funziona la colorazione della barba (e dei peli in generale) è necessario capire come è strutturato.
Il pelo della barba è composto da filamenti di cheratina che viene prodotta dagli strati più profondi dell’epidermide. Nello spostamento verso la parte più esterna, queste cellule muoiono e formano una struttura compatta molto resistente (proprio grazie alla cheratina).
Di cheratina sono composte anche le unghie.

Il pelo è composto da 3 strati:
• Cuticola
Lo strato più esterno ed è formato da scaglie unite tra loro e con il margine superiore libero. Questo strato, durante la crescita del pelo, è continuamente soggetto a cambiamenti in quanto viene sempre più spinto verso l’esterno (lontano dalla pelle).
• Corteccia
La parte principale del pelo, composta da cellule a forma di fuso ricche di cheratina.
In quest’area sono presenti dei granuli di pigmento melaninico da cui dipende il colore del pelo.
• midollo
È la parte centrale e man mano che ci si allontana dalla pelle riduce il suo spessore.
Come dimensione è circa un quinto della composizione del pelo.

Abbiamo visto che è nella corteccia dove il pelo determina il proprio colore originale e, come abbiamo visto, questo può danneggiarsi e cambiare nel corso del tempo.

Oggi esistono sistemi e tinture che permettono di filtrare all’interno della cuticola andando a influenzare i pigmenti melaninici all’interno del pelo.

Per tingere la barba sono necessari una serie di passaggi:

• Scegliere la tinta
• Preparare la tinta
• Applicare la tinta
• Lavare la tinta

La scelta della tinta è un momento molto importante in quanto bisogna assicurarsi che sia composta da elementi non troppo aggressivi in grado di danneggiare la nostra pelle o il pelo che la compone.
Quindi è necessario verificare se si hanno problemi con alcuni prodotti (ad esempio possono provocare arrossamento o sfoghi sulla cute).
In linea di massima è sempre bene scegliere tinte realizzare con prodotti naturali, senza sostanze chimiche.
Una volta scelto il colore adatto al nostro stile dovremo preparare la tintura.
Ogni prodotto ha le sue istruzioni per prepararlo all’uso ed è necessario leggerle accuratamente.
Un buon trucco sta nel mettere il prodotto all’interno di una bacinella come quella per preparare la schiuma per la rasatura.
Un valido strumento per distribuire il prodotto è un pennello da barba classico.
Importante l’uso di guanti per evitare che il colorante ci resti sulle mani per i giorni successivi.
Una volta che la nostra tinta è pronta passiamo ad applicarla sulla barba.
Ogni tintura ha un suo tempo di esposizione necessario per garantire un risultato ottimale.
Una volta trascorso è il momento di sciacqua con acqua per rimuovere tutto il colore in eccesso e i residui che inevitabilmente si attaccheranno alla pelle.
Con la stessa tecnica è possibile utilizzare più di un colore per colorare anche porzioni di barba.
In quel caso può essere necessario l’utilizzo di un pettine per tenere ben separate le due aree a cui dare i differenti colori.

Barba

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